sabato 8 aprile 2017

LABORATORIO DI SCRITTURA amici2016-17

IL RUMORE DEL SILENZIO
 
Sono a letto. Ormai è notte alta e da qualche minuto ho spento la luce dell'abatjour dopo aver letto, come mia abitudine, alcune pagine di un libro da troppo tempo cominciato. Cerco di rintracciare nella mia mente uno scampolo di pensiero, una chiave che apre il forziere della mia memoria lasciando uscire qualche ricordo del mio passato di bambina, e che mi accompagna verso il sonno. Mi piace ricordare, abbandonandomi nel silenzio tranquillo della notte. Il transitare dalla veglia al sonno e poi al sogno è scandito dal rumore dei miei pensieri. Ad un tratto un cigolio dal pavimento: prima mi incuriosisce e sorprende, poi mi allarma. Perché il cigolio dal pavimento si è spostato alla finestra, e da lì all’armadio, fino ai piedi del mio letto, trasformandosi in sussulto. Nel buio della stanza, il letto sembra accogliere oltre al mio corpo, anche quello di una seconda persona. Sento il mio cuore rimbalzare, come se il suo battito rimbombasse dal mio petto alla mia testa, e da qui riecheggiasse tra le mura della stanza. Accendo la luce, spaventata e sorpresa da tanto rumore; come se gocce di paura mista a curiosità si trasformassero in note di un suono melodioso che via via diventa più stridulo e continuo. Una sirena squarcia il placido silenzio della notte. Ritrovo a poco a poco la calma: il cuore riprende la sua regolare marcia, la sirena (un'ambulanza forse) è ormai solo più una lontana e flebile eco. Un rumore della notte, o il rumore dei pensieri che rompono il silenzio?
 
Maria Alessandria
 

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